venerdì 17 luglio 2009

Marta - Racconto di Anima Triste ( Cuccu Anna Maria ).

L' acqua scrosciava dalla doccia e Marta continuava a strofinare rabbiosamente il proprio corpo dolente, nel vano tentativo di eliminare quel senso di disgusto e quell' odore nauseabondo che sentiva addosso ogni volta che il compagno di sua madre la violentava. Erano ormai due anni, allora ne aveva tredici, che egli abusava con violenza del suo corpo. Aveva taciuto con sua madre per non addolorarla fino al mese prima, ma poi non aveva più retto e le aveva confessato tutto. La madre aveva reagito violentemente accusandola di essere una bugiarda e l' aveva schiaffeggiata. Marta aveva così constatato che l' amore che sua madre provava per quell' uomo ripugnante era superiore a quello che provava per sua figlia. Ripensava a suo padre
morto a causa di un tumore quando lei aveva nove anni. Era una persona speciale, l' aveva amata teneramente e lei lo adorava. Non riusciva quindi a capire come sua madre potesse amare il suo attuale compagno dopo essere stata sposata con un uomo dolce e buono. Dal giorno della sua confessione i rapporti con sua madre erano diventati ancora più tesi e quell' uomo continuava ad abusare di lei. Ripensava con rimpianto ai tempi precedenti l'arrivo in casa di quell' essere spregevole e non riusciva a darsi pace mentre l' acqua continuava a scorrere. Si sentiva ormai diversa, non riusciva più a frequentare le amiche, ora era totalmente sola, anche al liuceo si teneva in disparte soprattutto dai compagni maschi. Pensavano tutti che fosse superba e antipatica e non cercavano di fare amicizia con lei. Studiava con profitto e leggeva molto. La lettura riusciva a farla evadere dalle sue pene e la trasportava altrove, e lo stesso succedeva quando si connetteva ad internet, le amicizie virtuali che instaurava con persone che non avrebbe mai incontrato attenuavano la sua solitudine. Non vedeva l' ora di diplomarsi e di trovare un lavoro che le permettesse di abbandonare quella casa e trovare un appartamento o una camera in affitto. Ma ora doveva rassegnarsi e subire perchè non aveva il coraggio di andare alla polizia o in un consultorio. L' acqua continuava a scrosciare e Marta cercava disperatamente di eliminare dal suo corpo il senso di disgusto e l' odore di quell' uomo e sognava una vita diversa senza nessuno che abusasse di lei.

Cuccu Anna Maria.

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