giovedì 18 giugno 2009

Il Violinista - Racconto di Anima Triste ( Cuccu Anna Maria ).

Il Violinista.
Il suono struggente di un violino zigano vibrava nell' aria. Un giovane alto e biondo dall' apparenza straniera suonava sotto il sole cocente in una strada di Cagliari. Nella custodia del suo violino posata sul marciapiede alcune monete lasciate dai passanti. Nonostante le difficoltà incontrate nel suo cammino non sembrava infelice. Forse la musica lo trasportava in una dimensione dove non esisteva l' infelicità, ma solo beatitudine. Mi fermai ad ascoltarlo e con curiosità femminile e come aspirante narratrice mi sarebbe piaciuto conoscere la sua storia. Allora presi carta e penna e cominciai a creargli un' esistenza partorita dalla mia fantasia. Era nato in Ungheria 30 anni prima in un piccolo villaggio. I membri della sua famiglia perirono in seguito ad un tremendo terremoto, e lui venne adottato da una famiglia di un altro villaggio. Il padre adottivo suonava il violino e il piccolo Frantz imparò presto a suonare questo meraviglioso strumento. La madre adottiva era una pianista e questo rafforzò in lui il suo amore per la musica.
I genitori adottivi perirono alcuni anni dopo in un incidente aereo, mentre si recavano in Grecia per un concerto. Frantz che all' ora aveva 16 anni era andato in una colonia estiva e fu proprio lì che apprese la tremenda disgrazia. Non avendo trovato altre famiglie e nemmeno un lavoro sicuro iniziò a suonare il suo violino per le strade, e incominciò a viaggiare. Andò in Grecia, in Turchia, in Albania, e alla fine approdò in Italia. Andò prima a Roma dove si innamorò di una ragazza che si affacciava sempre alla finestra di fronte al marciapiede in cui suonava. Nella, così si chiamava la ragazza, lo ascoltava rapita e assorta e i due iniziarono a guardarsi e a scambiarsi qualche sorriso e qualche frase. Quando i genitori di lei, facoltosi borghesi romani, se ne accorsero vietarono alla ragazza ogni contatto con il violinista, che venne fatto allontanare dal marciapiede. Il giovane disperato fu infine costretto a lasciare la città eterna e ad approdare a Cagliari, splendida città solare che riuscì a trasmettergli un po' di calore e gioia. Aveva incontrato una ragazza cagliaritana, che in quel momento si era allontanata per comprare qualcosa in un bar. Per lui la ragazza aveva abbandonato la famiglia e incurante delle difficoltà condivideva la sua vita con il giovane violinista. Inizialmente per lei era stato difficile adattarsi alla vita sui marciapiedi, ma l' amore per Frantz era stato più forte di qualsiasi difficoltà e ostacolo. Alla fine essa arrivò con pasta e caffè e vidi che era una splendida ragazza mora dai lineamenti dolci e al tempo stesso fieri. Mi disse che era felice di poter convivere con il violinista e che non si era mai pentita per la sua scelta. Lasciai alcune monete per loro. Salutai e andai via felice di constatare che a volte l' amore è più forte delle convenienze sociali e materiali.
Cuccu Anna Maria.

Alcuni gg fa andai a Cagliari a ritirare delle analisi. Sul marciapiede stava un violinista biondo e con gli occhi azzurri che suonava. Gli lasciai alcune monete e da come mi ringraziò notai che era straniero. Mi sedetti in una piazza, presi la mia agendina e la penna e scrissi questo racconto totalmente frutto della mia fantasia.
Cuccu Anna Maria.

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