Mitica Selene, Dea della Notte, ritorno come un tempo a rimirarti, e ritrovo il senso del mistero e quasi di magia, che mi ispirasti un tempo, quando bambina ti osservavo, pensando al Destino. Sai emozionarmi ancora. Donami sogni nuovi, prima di sparire dietro la collina. Domani sarà un nuovo giorno, e ritornerai come ogni notte a risplendere, e io ti osserverò con rinnovato amore.
"Se le porte della percezione si aprono, tutto apparirà all'Uomo nella sua realtà assoluta: l'Infinito" William Blake.
Frase amata da Jim Morrison poeta, musicista ribelle e utopista che scelse l'autodistruzione come forma estrema di ribellione non potendo cambiare il sistema e l'ipocrisia della società, cose che egli detestava con tutto se stesso. Cavalca il serpente Jim, cavalca il tuo serpente. Chissà se la tua Anima tormentata avrà trovato la Pace che cercavi.
"Sotto il tuo stesso Demone" sulla tua tomba di granito grigio custodita da marmorei angeli, la tua Anima riposa, Jim il ribelle. Vedesti un indio pueblo, morto sulla strada e quel ricordo non ti abbandonò mai. Vivesti di Utopie, Visioni, Allucinazioni, ammaliato dal Vuoto e dal Nulla. Scagliasti la tua rabbia contro tutto e tutti e contro te stesso, perchè pensasti fosse meglio, una morte spaventosa, che uno spavento senza fine.
Questa è la Fine, affascinante amica. Questa è la Fine, mia unica amica, la fine. Quando la musica finisce spegni le luci...
Le tue parole affettuose e sincere, scorrono limpide e chiare, come acqua di sorgente dissetando il mio spirito. Le tue parole illuminano la mia mente, allontanando le Ombre e i tristi pensieri che mi rendevano malinconica e cupa.
Lieve una farfalla si posa su un fiore, ammirandola la mia angoscia si attenua e l'Anima si sgrava dalla sua pena.
mercoledì 13 agosto 2008
Ho pubblicato questa poesia in esclusiva sul sito www.scrivere.info/ ma ho l'autorizzazione di inserirla sul mio blog. Sto attraversando una fase difficile. A dir la verità la mia vita è stata difficile e triste fin dalla nascita. Troppi problemi anche gravi mi hanno condizionato l'esistenza. Cerco di reagire come posso agli eventi. Scrivere mi aiuta, come mi aiuta piangere, ma i problemi sono troppi e a volte mi sembrano insuperabili. Spero che la Dea bendata si ricordi di me e qualcosa di positivo mi faccia ritornare la voglia di sorridere alla vita.
Convivo con Tristezza, compagna insuperabile dalla mia nascita, amica fedele, non mi abbandona mai. E' sempre presente, notte e giorno, giorno e notte, a ricordarmi che la felicità non esiste, che è inutile rincorrerla, perchè svanisce prima di sfiorarla. La felicità è un illusione, una Chimera. Esiste solo il Dolore e il desiderio infinito di pace.
Foglie nel vento la ho "partorita" in uno dei momenti più oscuri della mia depressione ansiosa. In quel periodo non facevo che piangere e scrivere. Ora scrivo molto di più e piango un pò meno e l'ansia sta diminuendo. Spero soltanto che l'estro non mi abbandoni. Sarebbe una perdita insopportabile. Sono molto contenta per Magica luna ero molto ispirata quando la ho creata. Oggi forse lo sono un pò meno ma l'importante è andare avanti. Meglio una poesia anche quando non riesce tanto bene che non un anti- depressivo, sperando che la depressione non venga ai miei lettori dopo aver letto la poesia.
Il vento geme tra i rami. lamenti di foglie giungono all'Anima triste che assorta, ascolta. Nuvole cupe si uniscono al canto di un cuore ferito, che solo e sconsolato soffre. Occhi tristi scrutano il cielo. Piove. Sono lacrime di tristezza, dal cielo al cuore. Il vento si placa, le foglie più non gemono, ma l' Anima è cupa, e gli occhi e il cielo ancora piangono. Piove.
In effetti la mia indifferenza,non è insensibilità verso ciò che mi circonda, è il rifiuto che avverto da parte delle altre persone che mi porta ad isolarmi, perchè essendo troppo sensibile il non sentirmi amata mi provoca troppa sofferenza. Tutte le volte che ho provato a fidarmi delle persone sono poi rimasta delusa dal loro comportamento e visto che sono una persona che crede in determinati valori la delusione è ancora più dolorosa.
A volte sono talmente angosciata da non apprezzare ciò che mi circonda. Mi ritiro nel mio dolore e tutto il resto è come se non esistesse. Soltanto sui fogli riesco a liberarmi di parte della mia sofferenza, essendo la poesia una catarsi. Riesco a liberarmi di parte della mia ansia anche con il pianto e le medicine per l'ansia. Questa poesia la ho scritta il 28 luglio dello scorso anno e la ho pubblicata non in esclusiva sul sito il 14 maggio 2008. Ricevette un commento e un messaggio in bacheca piuttosto inattinente al tema.
Guardo il cielo con occhi velati dal pianto, il sole splende ma non lo vedo, gli uccelli cantano, ma non li sento. Le lacrime mi annebbiano la vista, e la pena mi toglie l'udito.
Ho inviato una poesia d'amore. un ricordo del 2004. Non ho mai dimenticato quella giornata. Anche se il sogno di quei gg è svanito presto insieme alle mie illusioni. Purtroppo non esssendo stata ricambiata mi sono dovuta accontentare di un'amicizia platonica che dura da quasi 5 anni. L'Amore non credo che lo troverò e non certo perchè non voglia amare. Semplicemente il Destino mi è avverso. Spero non mi scrivano che è prosa e non poesia perchè per me non è così. Se lo scrive la Puccini non mi interessa. Ha scritto solo una poesia e pensa di essere un grande critico letterario. Ho scritto anche bei versi secondo me, soprattutto all'inizio. Sono passati quasi inosservati. Non dai lettori ed è stato il numero dei lettori che mi ha incoraggiato ad andare avanti. Poi finalmente sono arrivati anche i commenti. Devo dire che mi fanno piacere. Accetto anche le critiche se sono pertinenti e non velenose o ingiustificate. Verranno giorni in cui mi verranno versi più ispirati. Ma succede quando sono innamorata o disperata. Essendo dei gemelli tendo ad eccedere.
Attimi perduti nel tempo. Emozioni. Battiti del cuore. Tremori indefiniti. Attimi di eternità, sospesi nel tempo, che tutto divora. Solo il vuoto,resta, nel mio cuore che triste aspetta parole d'amore carezze e baci.
Quando il tempo avrà imbiancato i miei capelli, e asciugato le mie lacrime, e il cuore stanco cesserà di sperare, resterà nella mente, il ricordo, di una notte di Febbraio, un intenso profumo di fragole, un disco che suona dolce musica francese, e tu, forse, avrai scordato tutto, perfino il mio nome.. e sarò solo un vago ricordo confuso e lontano. Sarò solo una fra tante, che ti hanno amato e che tu non hai voluto amare.
Non ci sono stelle nè sogni, soltanto solitudine, silenzio e lacrime, e il vento che soffia tra i rami, nuvole che avvolgono il cielo, nascondendo la luna che fredda e beffarda non sente il mio dolore.