martedì 11 settembre 2012

La casa maledetta - Anima Triste ( Cuccu Anna Maria )


Era una notte tetra e spaventosa e Marco si era smarrito mentre guidava la sua auto per raggiungere una donna con cui aveva appuntamento. Ora si trovava in una strada isolata in mezzo alla campagna. La luna piena venne nascosta dai nuvoloni e cominciò a piovere a dirotto. Poi finalmente vide una casa e vi si diresse. Avrebbe potuto chiedere informazioni oppure ospitalità per quella notte perché era difficile guidare date le condizioni del tempo. Si inoltrò sul sentiero e vide che era un' antica villa dall' aspetto un po' lugubre. Scese dall' auto e suonò il campanello. L' uomo che aprì la porta era uno strano vecchio con gli abiti fuori moda e all' apparenza antichi. Il vecchio lo fece entrare con qualche titubanza. Appesi vi erano dei ritratti di famiglia. Uno di essi mostrava un vecchio uguale a quello che lo ospitava e aveva gli stessi abiti. Incominciò ad avvertire un oscuro presagio e un vago timore e rimpianse di non aver proseguito il viaggio. Chiese al vecchio informazioni sulla strada che doveva fare per proseguire ma egli non seppe rispondergli. Gli disse che non usciva mai e non conosceva quel luogo indicato. Gli disse che lo avrebbe ospitato quella notte per via del temporale e inoltre di giorno sarebbe stato più semplice trovare la strada per proseguire. Gli offrì da bere uno strano liquore versato in un antico bicchierino e poi lo condusse nella stanza in cui doveva trascorrere la notte. Era una stanza piena di mobili di legno massiccio e vecchi di secoli. Vi era anche un cammino ma il fuoco era spento. All' improvviso filtrarono i raggi della luna piena e allora Marco si accorse che il vecchio aveva uno strano medaglione. Vi era incisa una civetta e spiccavano due lettere A. C. Il vecchio sembrava ansioso e disse che era ora per lui di andare a dormire. Marco nonostante i suoi vaghi timori si addormentò ma all' improvviso uno strano rumore lo svegliò e lo fece sobbalzare. Ascoltò meglio. Sembrava un vagito di neonato. Decise di alzarsi. Il vecchio non c'era. Stava per ritornare nella sua stanza quando vide una porta semiaperta. Si inoltrò e si ritrovò a fare delle scale che scendevano in un luogo strano. Il rumore giunse più forte, sì era un vagito di neonato. Sentì anche uno strano canto che lo fece rabbrividire e lo sconvolse. Ora poteva anche vedere restando nascosto. Vide uomini e donne vestiti con abiti antichi come quelli del vecchio. Danzavano in cerchio e cantavano. Al centro del cerchio vi era un altare e vide che su di esso vi era disteso il neonato che vagiva. Poi il vecchio lasciò il cerchio e si diresse all' altare. Marco lo vide estrarre un pugnale e uccidere il bimbo. Il sangue del neonato venne versato in una coppa e venne poi mischiato ad altre sostanze sicuramente miscugli malefici. Nonostante il terrore Marco riuscì ad allontanarsi senza essere scoperto. Lasciò immediatamente la villa e raggiunse la sua auto. Dopo qualche km riuscì finalmente a trovare la strada. Il giorno dopo si mise a cercare una mappa stradale e scoprì che quell' antica Villa apparteneva ad Antonio Corsi un alchimista e negromante che si diceva fosse riuscito a scoprire il segreto dell' immortalità. Marco ripensò a quel medaglione e l' orrore lo travolse. Lesse che quella villa ormai non esisteva più e non riusciva a spiegarsi come fosse stato possibile trascorrervi la notte e assistere all' orrendo sacrificio umano. Marco non dimenticò mai quella notte ed evitò in futuro di guidare la notte in luoghi sconosciuti.

Cuccu Anna Maria
10/9/2012

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