martedì 11 settembre 2012

Zobeida - Anima Triste ( Cuccu Anna Maria )


Zobeida guardava con disperazione da oltre le sbarre della prigione la piazza che sarebbe stata il luogo della sua lapidazione. Un marito crudele l' aveva denunciata alle autorità per adulterio e la pena per il reato contestato era appunto la lapidazione. Il suo era stato un matrimonio combinato tra le famiglie. Non aveva mai amato quell' uomo crudele che si comportava come un padrone. Ripensò con orrore alla sua prima notte di nozze in cui lui l' aveva posseduta brutalmente e l' aveva trattata come un oggetto su cui sfogare tutti i suoi istinti lussuriosi. Era passata da un padre padrone a un marito tiranno. Non aveva mai tradito il marito, come avrebbe potuto farlo vivendo come una reclusa? Il marito si era stancato di lei e si era invaghito di un' altra donna più giovane e per questo l' aveva denunciata. Restando vedovo avrebbe potuto risposarsi. Non aveva mai amato Zobeida, era incapace d' amare e per lui le donne erano esseri inferiori da usare e trattare come schiave, e bastava formulare false accuse per disfarsene. La legge e la religione non tutelava le donne ed esse erano succubi prima dei padri e poi dei mariti. Ormai mancava una settimana all' esecuzione e gli appelli dei paesi occidentali per ottenerne la grazia erano finora rimasti inascoltati e Zobeida pensava che questo tentativo sarebbe risultato inutile. Inoltre se avesse ottenuto la grazia cosa ne sarebbe stato della sua vita? Il marito non riuscendo nel suo piano di sbarazzarsi di lei sarebbe diventato ancora più crudele e inoltre l' aveva comunque ripudiata. Andare nella sua famiglia era impossibile. Non l' avrebbero accolta, una figlia ripudiata era un disonore. Era destinata a una morte orribile o a una vita infelice e difficile. Il tentativo occidentale di salvare Zobeida non ottenne risultati ed ella morì atrocemente sulla pubblica piazza come tante altre donne vittime di ingiuste e arcaiche tradizioni.

Cuccu Anna Maria

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